12 novembre 2019
*12 novembre 2019*
*Dal vangelo secondo Luca 17,7-10*
_In quel tempo, Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”»._
*Commento alla Parola.*
Buonasera. Gesù non vuole ledere la nostra autostima dichiarandoci “servi inutili”. Il Signore ci ama! E quando si ama profondamente come ci ama Lui, non si svaluta l’altro, ma lo si incoraggia in ogni modo a crescere in modo libero e consapevole. Oggi Gesù ci ricorda che noi siamo capaci di fare tutto ciò che ci è possibile e nel miglior modo possibile, realizzando, nella fedeltà quotidiana, il nostro “compito”, quella vocazione a cui ognuno di noi è stato chiamato nella propria vita. Consapevoli della nostra capacità e liberi. Liberi da logiche di contraccambio, da false aspettative e relative delusioni. Liberi da rivendicazioni e pretese. Liberi dalla distorta illusione di essere indispensabili. Liberi dal nostro perfezionismo e ansia da prestazione, perché la forza di cambiare le cose, di far germogliare il seme, l’energia che converte non viene da noi! Noi siamo servi inutili quando facciamo tutto senza far risalire nulla a noi stessi, ma rinviando ogni cosa al Signore, l’unico all’origine di ogni chiamata e di ogni fecondità. #SenzaUnUtile
Buona serata. Ti voglio bene, don Fabio.