3 maggio 2019
3 maggio 2019
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 15,1-8a
Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me._
Commento alla Parola
Buongiorno. La Parola di oggi è legata alla festa dei santi apostoli Filippo e Giacomo il minore.
Poco prima (nel capitolo precedente) Paolo si irrita con un gruppetto di persone della comunità di Corinto che mette in discussione la risurrezione. Nei pochi versetti proposti risuona la forza e la veemenza paolina nel proclamare la verità della Risurrezione. Anche oggi sicuramente tanti cristiani dubitano davanti alla verità che ci è pervenuta. Comprendiamo bene che tutto ciò che ci è stato trasmesso non possiamo ignorarlo e dobbiamo trasmetterlo. Potrebbe sembrare semplicemente un elenco di apparizioni, invece è il modo per spronare la comunità a testimoniare una Verità. Ci sono due estremismi da evitare: la ripetizione meccanica e sterile e la trasmissione debole del messaggio evangelico. L’una e l’altra generano solo indifferenza. Se i primi aprissero le porte ai dubbi dei secondi, potrebbero aiutarli a trovare risposte ai loro dubbi. Il dialogo e la comunicazione potrebbero davvero diventare il grembo che genera cristiani, o meglio testimoni, fedeli e credibili.
Ci aiuti il Signore a crescere e a diventare generatori.
Buona giornata. Ti voglio bene in Cristo Risorto,
don Fabio.