Commento al vangelo del 26 novembre 2018
Luca 21,1-4
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Buongiorno a tutti. Nel giro di una ventina di giorni, torna la pagina del vangelo della vedova al tesoro del tempio. Rispetto a qualche domenica fa (dal vangelo secondo Marco), oggi l’episodio ci viene proposto da Luca.
Sia il racconto di ciò che Gesù vede, sia il commento del Signore, sono identici nei due testi. Ciò rafforza la veridicità dell’episodio ma, sostanzialmente, rafforza anche l’insegnamento: nella nostra vita, non dobbiamo avere paura di metterci in gioco totalmente, donando tutto, non il superfluo.
La ripetizione è una “Dio-incidenza”, Gesù ci invita, seriamente, a deporre “tutto quello che abbiamo per vivere” nel TESORO. Questo tesoro è simbolo di ciò che conta, veramente, per noi sulla terra. La famiglia, l’amicizia, una relazione. Qui dobbiamo “mettere tutto quello che abbiamo”, e possiamo almeno provarci!
Capita, purtroppo, che in famiglia, in amicizia o sul posto di lavoro, ci relazioniamo superficialmente: Gesù ci sta chiedendo di cominciare seriamente a scendere in profondità.
Ognuno di noi scelga dove e come cominciare a dare “tutto”, si faccia coraggio e cominci!
Possiamo farcela! Almeno proviamoci!
Buona giornata. Vi voglio bene in Cristo,
don Fabio