*15 ottobre 2019*
*Dal vengelo secondo Luca 11,37-41*
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».

*Commento alla Parola*
Buona serata. Noi oggi siamo così abituati al “politicamente corretto” che, di fronte ai vari interlocutori, spesso “moduliamo” il nostro linguaggio, i nostri gesti, persino i nostri pensieri. Forse più preoccupati di piacere e non farci troppi nemici, che di restare autentici. Gesù no. Neanche in casa di un fariseo cambia il suo modo di agire. La sua libertà interiore gli consente di non avere paura di cosa dirà la gente. Lui è libero dalle persone, dalle convenzioni, persino dalla paura di eventuali conseguenze alle sue azioni. Sa che sta rischiando sul serio, ma non teme di trasgredire a rituali vuoti, che condanna come espressione di una falsa spiritualità. Non ha paura di affermare che la purezza è legata non al formalismo religioso, ma all’Amore, al dono di sé, come cura e attenzione all’Altro.
È di questa sua libertà che il fariseo si meraviglia. Forse è proprio questo il motivo per cui lo ha invitato a mangiare in casa sua e cerca il dialogo. Chi è realmente libero ispira autorevolezza, anche in coloro che la pensano diversamente. E poi diventa pericoloso perché non può essere manipolato. #AmaLiberamente
Buona serata, ti voglio bene,
don Fabio.