Il gioco che abbiamo dimenticato…
Eravamo in spiaggia, abbiamo fatto un castello di sabbia. Era un fortezza circondata da un muro alto. A un lato passava il fiume; incuranti del sole troppo forte, o di un’onda che si spingeva più avanti e portava via una parte del castello, noi continuavano a costruire. In fine, un piccolo giocattolo (una principessa o un soldato che rappresentava noi stessi) andava posto al centro di ciò che avevamo costruito.
Ma quel castello che era solo nostro, non era ancora bello; così abbiamo costruito un ponte in attesa del giorno in cui qualcuno sarebbe entrato nel castello, sarebbe venuto a trovarci, avrebbe vissuto con noi.
Crescendo però abbiamo alzato le mura del castello, lo abbiamo preso inespugnabile, freddo; Il mondo è un posto che non è sicuro, meglio stare da soli. Abbiamo rialzato il ponte. Non entra più nessuno……
Alcuni però continuano a rischiare, a esporsi; continuano ad aspettare, a cercare. Verrà un giorno qualcuno ….
Qualcuno che ti stava aspettando.
Che saprà come amarti. Saprà come accarezzarti.
Così sensibile da ascoltare il battito del tuo cuore e scoprire cosa lo farà battere più forte.
Saprà come difenderti, come proteggerti. Qualcuno che ti dirà la verità: esci dal castello, smettila di lamentarti, non dire che gli altri non sono venuti da te, perché anche tu hai fatto lo stesso errore con loro. Tu lontana, loro lontani; siete uguali.
Dici che gli altri non ti amano? E perché tu non gli insegni come si fa?
Il mondo, le onde e i problemi, sono stati utili per separare il vincitore da chi non vuole più combattere. il forte dal debole, il buono dall’eccezionale. Chi fa le cose da solo e chi insieme…. Allora vieni con me, cerchiamo insieme quelle persone nobili e buone con le quali fare del mondo un posto più bello. Costruiamo insieme…. Non ho dimenticato ancora quel gioco, quel pomeriggio in mare, quel castello di sabbia, e vorrei finire insieme a te…quello che ho cominciato a costruire da solo.
Volevo dirti che…spero cadano presto i muri che ci separano e costruiremo ponti che ci uniscono.
È un bel gioco….. con il tempo diventa un’arte: quella di amare.
3 Marzo 2016 | Storie | Commenti disabilitati su Il gioco che abbiamo dimenticato…